detergenti acidi

Detergenti Acidi nell’Industria Alimentare

Scelta e utilizzo per garantire efficienza, sicurezza e sostenibilità

Nelle industrie moderne, la pulizia e la sanificazione rappresentano aspetti fondamentali per garantire la sicurezza, l’efficienza e la qualità dei processi produttivi. Tra i vari tipi di detergenti utilizzati, i detergenti acidi rivestono un ruolo importante, specialmente in settori come l’alimentare, il chimico e il farmaceutico. La scelta del detergente acido più adatto dipende da una serie di fattori, tra cui il tipo di superficie da trattare, il tipo di sporco e la natura dei principi attivi presenti nel detergente stesso. In questo articolo, esamineremo le principali tipologie di detergenti acidi utilizzati nell’industria e le differenze tra i vari principi attivi, approfondendo l’importanza della loro selezione e l’impatto che possono avere sull’ambiente e sulla sicurezza del personale.

Cosa sono i detergenti acidi?

I detergenti acidi sono formulati con sostanze chimiche che possiedono un pH inferiore a 7, tipicamente compreso tra 1 e 3. Questo valore di pH, decisamente basso rispetto alla neutralità, conferisce ai detergenti acidi un’elevata capacità di dissoluzione dei depositi minerali, come il calcare (sali di Calcio e Magnesio), che non possono essere rimossi con detergenti neutri o alcalini. La loro efficacia si estende anche alla rimozione di ruggine, residui di cemento, ossidi metallici e altre forme di sporco inorganico persistente come pietra del latte e della birra.

L’utilizzo dei detergenti acidi è diffuso in vari settori industriali, tra cui:

  • Industria alimentare: Pulizia di superfici in acciaio inossidabile, impianti di lavorazione e serbatoi.
  • Industria chimica: Rimozione di incrostazioni e depositi da reattori, tubazioni e scambiatori di calore.
  • Industria farmaceutica: Pulizia di attrezzature e superfici critiche per garantire standard elevati di igiene.
  • Industria delle bevande: Azione di descaling di impianti di birra, vino e succhi, dove l’accumulo di minerali è frequente.

Principi attivi nei detergenti acidi

I detergenti acidi possono essere formulati con una varietà di principi attivi, ciascuno con specifiche proprietà chimiche che ne determinano l’uso ideale. Ogni acido ha caratteristiche uniche in termini di aggressività, efficacia contro determinati tipi di sporco, compatibilità con vari materiali e sicurezza per l’operatore. Esaminiamo più in dettaglio i principali acidi utilizzati nelle formulazioni industriali.

1. Acido Cloridrico (HCl)

L’acido cloridrico è uno dei principi attivi più potenti e aggressivi utilizzati nei detergenti acidi. La sua alta reattività chimica lo rende estremamente efficace nella dissoluzione di incrostazioni calcaree, residui di cemento e ruggine. Tuttavia, questa stessa reattività può rappresentare un rischio per molte superfici metalliche e per l’incolumità degli operatori.

Utilizzo Industriale: È comunemente impiegato nella pulizia di impianti di lavorazione e nelle costruzioni per la rimozione di calcare e residui di cemento. Nell’industria chimica, è utilizzato per la pulizia di reattori e tubazioni. Tuttavia non è frequentemente impiegato nell’industria alimentare a causa dell’elevata aggressività nei confronti degli acciai AISI 304 e delle leghe leggere.

Vantaggi:

  • Efficacia elevata nella rimozione di incrostazioni difficili.
  • Rapida azione pulente, riducendo i tempi di inattività degli impianti.

Svantaggi:

  • Elevata corrosività, specialmente su metalli come l’alluminio, rame, acciai ferritici e anche AISI 304.
  • Rischio di sviluppo di gas tossici in combinazione con altre sostanze.
  • Necessità di precauzioni rigorose per l’uso e lo stoccaggio.

2. Acido Fosforico (H3PO4)

L’acido fosforico, meno aggressivo rispetto all’acido cloridrico, è ampiamente utilizzato nell’industria alimentare per la pulizia e la passivazione delle superfici in acciaio inossidabile. La sua capacità di rimuovere incrostazioni di calcare e ruggine leggera lo rende un agente versatile, adatto a numerosi contesti industriali.

Utilizzo Industriale: Oltre che nell’industria alimentare, l’acido fosforico trova impiego nella galvanoplastica, nella produzione di fertilizzanti e nella preparazione di superfici metalliche per ulteriori trattamenti.

Vantaggi:

  • Minore corrosività rispetto all’acido cloridrico, con un rischio ridotto di danneggiare le superfici metalliche.
  • Compatibilità con l’acciaio inossidabile e altre leghe metalliche, rendendolo adatto per l’industria alimentare.
  • Efficace nella rimozione di incrostazioni minerali e ossidi metallici.

Svantaggi:

  • Meno efficace su incrostazioni molto resistenti rispetto agli acidi più forti.
  • Richiede un tempo di contatto maggiore per ottenere risultati ottimali.

3. Acido Solforico (H2SO4)

L’acido solforico è un potente agente disincrostante utilizzato principalmente per la rimozione di depositi di calcare, solfati e altre incrostazioni minerali difficili. Tuttavia, la sua estrema corrosività lo rende un’opzione che richiede una manipolazione attenta e specifica.

Utilizzo Industriale: Viene spesso utilizzato in ambienti industriali pesanti, come la pulizia di torri di raffreddamento, scambiatori di calore e impianti chimici, dove le incrostazioni sono particolarmente difficili da rimuovere.

Vantaggi:

  • Estremamente efficace contro incrostazioni pesanti, grazie alla sua capacità di dissolvere rapidamente i depositi minerali.
  • Adatto per applicazioni in ambienti industriali con sporco ostinato.

Svantaggi:

  • Altamente corrosivo, con un rischio significativo di danneggiamento delle superfici e pericolo per la sicurezza degli operatori.
  • Non adatto per superfici sensibili come l’alluminio e altre leghe leggere.

4. Acido Citrico (C6H8O7)

L’acido citrico è un acido organico più delicato, ampiamente utilizzato per la pulizia in applicazioni dove è necessaria una maggiore sicurezza per le superfici e un impatto ambientale ridotto. Grazie alla sua natura biodegradabile, è una scelta popolare non solo in alcune industrie alimentari, ma anche in ambito domestico e in prodotti ecologici.

Utilizzo Industriale: Oltre alla pulizia nell’industria alimentare, l’acido citrico è utilizzato nella disincrostazione di impianti per bevande, nella pulizia di vetri, superfici in plastica e come neutralizzante per residui alcalini.

Vantaggi:

  • Biodegradabile e meno impattante per l’ambiente, con un profilo di sicurezza elevato.
  • Sicuro per l’uso su molte superfici, inclusi vetro, plastica e acciaio inossidabile.
  • Può essere utilizzato in combinazione con altri detergenti per migliorare l’efficacia della pulizia.

Svantaggi:

  • Efficacia limitata su incrostazioni molto resistenti, necessitando di un tempo di azione prolungato.
  • Richiede concentrazioni elevate per la rimozione di sporco ostinato.

5. Acido Ossalico (C2H2O4)

L’acido ossalico è un acido organico noto per la sua capacità di rimuovere macchie di ruggine e sbiancare superfici, senza danneggiare i materiali trattati. La sua azione è meno aggressiva rispetto ad altri acidi, rendendolo adatto per la pulizia di superfici delicate come il legno e i tessuti.

Utilizzo Industriale: Viene impiegato nella pulizia di superfici metalliche delicate, nella manutenzione di marmo e granito, e nel trattamento di superfici in legno per rimuovere macchie e ingiallimenti.

Vantaggi:

  • Efficace contro la ruggine senza danneggiare le superfici trattate, mantenendo l’integrità del materiale.
  • Adatto a superfici delicate, inclusi legno e tessuti.
  • Utilizzato anche come agente di sbiancamento in applicazioni specifiche.

Svantaggi:

  • Limitata capacità di rimuovere incrostazioni minerali, risultando meno efficace su sporco persistente.
  • Potenzialmente tossico se non maneggiato correttamente, richiedendo precauzioni nell’uso.

6. Acido Nitrico (HNO3)

L’acido nitrico è uno dei principi attivi più versatili utilizzati nei detergenti acidi industriali. Oltre alla sua efficacia nella pulizia, è noto per la sua capacità di passivare le superfici metalliche, in particolare l’acciaio inossidabile, proteggendole dalla corrosione futura. Questo lo rende particolarmente prezioso in settori dove è fondamentale mantenere l’integrità delle superfici metalliche dopo la pulizia.

Utilizzo Industriale: È largamente utilizzato per la pulizia e la passivazione dell’acciaio inossidabile in settori come l’industria alimentare, chimica e farmaceutica. Viene impiegato anche per la disincrostazione di impianti e tubazioni, nonché nella produzione di semiconduttori e altre applicazioni ad alta tecnologia.

Vantaggi:

  • Efficace passivante per acciaio inossidabile, proteggendo le superfici dalla corrosione futura e prolungando la vita utile delle attrezzature.
  • Buona capacità di rimuovere incrostazioni sia organiche che minerali, rendendolo versatile per molte applicazioni industriali.
  • Relativamente sicuro su molti metalli rispetto ad altri acidi forti, minimizzando i rischi di danneggiamento.

Svantaggi:

  • Può essere pericoloso se non maneggiato correttamente, con rischi di ustioni chimiche e rilascio di vapori tossici, richiedendo quindi rigide misure di sicurezza durante l’uso.
  • Non adatto a superfici sensibili come l’alluminio, che può essere corroso dall’acido nitrico.
  • Rischio di formazione di nitrati durante il processo di pulizia, che possono richiedere ulteriori fasi di risciacquo per essere completamente eliminati.

7. Acido Metansolfonico (CH₃SO₃H)

L’acido metansolfonico è un acido organico forte, ampiamente utilizzato nei detergenti industriali grazie alla sua capacità di rimuovere incrostazioni e residui organici senza essere eccessivamente corrosivo su molte superfici metalliche. È particolarmente apprezzato nell’industria alimentare per la sua efficacia nel pulire attrezzature e impianti senza lasciare residui pericolosi.

Utilizzo Industriale: Nell’industria alimentare, l’acido metansolfonico è utilizzato per la pulizia e la manutenzione delle apparecchiature di produzione, inclusi serbatoi, tubazioni e superfici in acciaio inossidabile. La sua capacità di rimuovere incrostazioni minerali e residui organici lo rende ideale per la pulizia in impianti di lavorazione di alimenti, garantendo superfici igieniche senza compromettere la sicurezza alimentare. È inoltre a basso impatto per il depuratore per l’ambiente

Vantaggi:

  • Efficace nella rimozione di incrostazioni e residui inorganici.
  • Non corrosivo per l’acciaio inossidabile e altre superfici metalliche utilizzate nell’industria alimentare, prolungando la vita delle attrezzature.
  • Facilmente risciacquabile, non lascia residui tossici, garantendo una pulizia sicura per ambienti di lavorazione alimentare.

Svantaggi:

  • Può essere irritante per la pelle e gli occhi, richiedendo l’uso di dispositivi di protezione durante l’applicazione.
  • Sebbene sia biodegradabile, un utilizzo eccessivo richiede un’adeguata gestione delle acque reflue per evitare impatti ambientali.

Considerazioni sulla scelta del detergente acido

Quando si sceglie un detergente acido, è essenziale considerare vari fattori che influenzano non solo l’efficacia della pulizia, ma anche la sicurezza degli operatori, la protezione delle superfici e l’impatto sui reflui e sull’ambiente. Ecco alcuni aspetti chiave da tenere a mente:

  1. Tipo di superficie: La compatibilità tra l’acido utilizzato e la superficie da trattare è fondamentale. Alcuni acidi, come l’acido cloridrico e l’acido solforico, possono essere troppo aggressivi per superfici sensibili, causando corrosione o danneggiamenti irreparabili. L’acido nitrico e fosforico, invece, sono preferibili e adatti alla maggior parte delle situazioni presenti nelle industrie alimentari.
  2. Tipo di sporco: La natura dello sporco da rimuovere influisce direttamente sulla scelta dell’acido. Le incrostazioni pesanti richiedono acidi forti come solforico o nitrico, mentre per rimuovere ruggine o macchie leggere l’acido ossalico o fosforico possono essere sufficienti. L’acido nitrico si distingue per la sua versatilità, essendo efficace contro incrostazioni sia organiche che minerali, attivo anche nei confronti di pietra del latte e della birra.
  3. Sicurezza e impatto ambientale: Gli acidi più forti, pur essendo efficaci, comportano rischi significativi per la salute e la sicurezza degli operatori. L’acido citrico o il metansolfonico, essendo biodegradabili e meno tossici, sono preferibili in ambienti dove l’impatto ambientale è una preoccupazione primaria. L’acido nitrico, pur essendo un forte agente di pulizia, deve essere maneggiato con particolare attenzione per evitare incidenti e contaminazioni.
  4. Regolamentazioni industriali: Alcuni settori, come quello alimentare e farmaceutico, richiedono detergenti che non lascino residui tossici e che siano conformi a normative rigorose. L’acido fosforico, metansolfonico e l’acido citrico sono spesso scelti in questi contesti per la loro sicurezza e compatibilità con le normative vigenti.
  5. Costo ed efficienza: Il costo dei detergenti acidi varia a seconda della concentrazione, del tipo di acido e dell’applicazione specifica. È importante bilanciare l’efficacia del detergente con il costo, considerando anche i costi associati alla sicurezza, alla formazione del personale e allo smaltimento dei residui.
  6. Durata del trattamento: Alcuni detergenti acidi richiedono un tempo di contatto più lungo per essere efficaci. L’acido citrico, ad esempio, può richiedere un tempo di azione prolungato per rimuovere incrostazioni rispetto agli altri acidi. Questo può influenzare i tempi di produzione e la scelta del detergente in base alle esigenze operative.

L’importanza della formazione e della sicurezza

L’utilizzo di detergenti acidi, specialmente quelli più aggressivi come l’acido cloridrico, solforico e nitrico, richiede una formazione specifica per gli operatori. La non corretta manipolazione di questi prodotti può portare a gravi incidenti, tra cui ustioni chimiche, esposizione a vapori tossici e danni irreparabili alle superfici trattate. È quindi essenziale che le aziende investano nella formazione del personale, includendo:

  • Addestramento all’uso sicuro: Gli operatori devono essere istruiti sull’uso corretto dei detergenti acidi, incluse le procedure di diluizione, l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) come guanti, occhiali e respiratori, e le misure da adottare in caso di contatto accidentale o fuoriuscita di sostanze.
  • Procedure di emergenza: Devono essere stabilite chiare procedure di emergenza per gestire eventuali incidenti, inclusi kit di neutralizzazione, docce d’emergenza e ventilazione adeguata dei locali.
  • Stoccaggio e manipolazione: I detergenti acidi devono essere conservati in contenitori adeguati, lontano da sostanze incompatibili, in aree ben ventilate e accessibili solo a personale autorizzato e formato.

 

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